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Perissodattili Perissodactyla
                                                                 
Perissodactyla: Perissodattili
Ordine di mammiferi euteri al quale appartengono il cavallo e le forme affini, i rinoceronti e i tapiri.
Caratteristica distintiva di questo gruppo di ungulati è la presenza di arti con dita dispari (perissodattili = imparidigitati), dovuta alla scomparsa di alcune di esse, che ha prodotto arti con asse portante sul terzo dito.
Per la storia evolutiva degli equidi, si veda la voce Evoluzione del cavallo.

Classificazione scientifica
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Sottoclasse: Theria
Infraclasse: Eutheria
Superordine: Laurasiatheria
Ordine: Perissodactyla

Sistematica: I perissodattili si dividono in due sottordini:
Ippomorfi: Hippomorpha
Perissodattili che attualmente sono veloci corridori dotati di lunghe zampe con un solo dito; l'unica famiglia vivente è quella degli equidi, Equidae, con il solo genere Equus che comprende il cavallo, le zebre, l'asino, l'onagro e il cavallo di Przewalski.
Tra le famiglie estinte, da ricordare i paleoteri, Palaeotheriidae), vagamente simili a tapiri, e i brontoteri (Brontotheriidae), simili a rinoceronti.
Ceratomorfi: Ceratomorpha
Perissodattili dotati di varie dita funzionali, dalla corporatura più pesante di quella degli ippomorfi; questo sottordine comprende due famiglie attuali, Tapiridi: Tapiridae e Rinocerotidi: Rhinocerotidae, oltre a una moltitudine di forme estinte, tra cui i Lophiodontidae, gli Homogalacidae, gli Isectolophidae, gli Hyracodontidae, gli Amynodontidae e gli Helaletidae.
Oltre a questi due sottordini, nel Cenozoico era diffuso anche uno stranissimo gruppo di perissodattili noti con il nome di Ancilopodi: Ancylopoda o calicoteri.
Ne facevano parte bizzarri animali dagli enormi artigli e dalla testa da cavallo.
Ordine Perissodactyla
Sottordine Hippomorpha
Famiglia Equidae: cavalli e simili
Genere Equus

Cavallo di Przewalski, Equus przewalskii
Cavallo domestico, Equus caballus
Asino selvatico africano, Equus asinus
Onagro o Asino selvatico asiatico, Equus hemionus
Emione tibetano, Equus kiang
Zebra delle pianure, Equus quagga
Zebra delle montagne, Equus zebra
Zebra di Hartmann, Equus hartmannae
Zebra di Grevy, Equus grevyi

Sottordine Ceratomorpha
Famiglia Tapiridae: tapiri
Genere Tapirus
Tapiro americano, Tapirus terrestris
Tapiro di montagna, Tapirus pinchaque
Tapiro di Baird, Tapirus bairdii
Tapiro della gualdrappa, Tapirus indicus

Famiglia Rhinocerotidae: rinoceronti
Genere Diceros
Rinoceronte nero, Diceros bicornis

Genere Ceratotherium
Rinoceronte bianco, Ceratotherium simum

Genere Rhinoceros
Rinoceronte indiano, Rhinoceros unicornis
Rinoceronte di Giava, Rhinoceros sondaicus

Genere Dicerorhinus
Rinoceronte di Sumatra, Dicerorhinus sumatrensis

I perissodattili si originarono, con tutta probabilità, nel Paleocene superiore, circa 58 milioni di anni fa, da un gruppo di mammiferi primitivi noti come condilartri. In particolare, forme come Tetraclaenodon e Phenacodus sembrerebbero vicine all'origine del gruppo, anche se sono troppo tardive per essere veri antenati. Un resto fossile di un cranio, in ogni caso, è stato rinvenuto nel Paleocene superiore della Cina: denominato Radinskya yupingae, potrebbe rappresentare un valido antenato dei perissodattili.
Nell'Eocene inferiore, circa 55 milioni di anni fa, comparvero i primi perissodattili veri e propri, già abbastanza diversificati: la famiglia degli equidi era presente con forme primitive: Hyracotherium.
Accanto a questi equidi primitivi iniziarono a svilupparsi animali bizzarri come i paleoteri (Propalaeotherium e Palaeotherium), simili a tapiri, e i brontoteri (Lambdotherium). Quest ultimi, nel corso dell'Eocene, diedero origine ad animali enormi, vagamente simili a rinoceronti con un corno a Y sul muso (Brontotherium), che si estinsero in brevissimo tempo. Nel frattempo, sempre nell'Eocene inferiore, apparve un altro gruppo aberrante, i calicoteri (Eomoropus). Questi animali si specializzarono moltissimo nel corso della loro storia evolutiva e diedero origine ad animali come Chalicotherium e Moropus, dall'aspetto davvero curioso e muniti di grandi artigli, che si estinsero solo nel Pleistocene (1,5 milioni di anni fa).
L'Eocene vide anche l'apparizione di una serie di piccole forme (Isectolophidae, Homogalacidae, Helaletidae) che sembrerebbero anticipare i Ceratomorpha, ovvero il gruppo a cui appartengono i tapiri e i rinoceronti. I primi apparvero nell'Oligocene (circa 35 milioni di anni fa, con Protapirus) e prosperano ancora ai giorni nostri, con cambiamenti minimi nella fisionomia. I rinoceronti, invece, svilupparono una notevole complessità di forme: si pensi che il più grande mammifero terrestre mai esistito fu Indricotherium dell'Oligocene superiore, un parente dei rinoceronti. Esistevano anche rinoceronti corridori (Hyracodon) e semiacquatici (Metamynodon), ma tutti questi animali si estisero a metà del Cenozoico, lasciando spazio agli artiodattili. I rinoceronti attuali, invece, derivano da forme come Trigonias dell'Oligocene inferiore, già molto simile alle specie attuali ma sprovvisto di corna. Nel Pleistocene si annoverano i rinoceronti lanosi (Coelodonta) e l'incredibile unicorno gigante (Elasmotherium) entrambi estintisi nel periodo delle glaciazioni.
Tra le famiglie estinte, si annoverano:
Brontotheriidae
Paleotheriidae
Chalicotheriidae
Amynodontidae
Hyracodontidae
Helaletidae
Lophiodontidae