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Bacillariophyta

Bacillariophyta Diatomee Bacillariophyta
                                                                 
Bacillariophyta: Diatomee: Alghe unicellulari facenti parte della classe Bacillariophyceae, comparse circa 135 milioni di anni fa.

Classificazione scientifica:
Dominio: Eukaryota
Regno: Chromalveolata
Phylum: Heterokonta (Stramenopiles)
Classe: Bacillariophyceae
Ordini:
 Pennales
 Centrales

Queste alghe unicellulari sono provviste di un astuccio siliceo formato da due gusci o teche, di cui quello superiore è più grande e ricopre quello inferiore come il coperchio di una scatola. Il guscio superiore è detto epiteca quello inferiore ipoteca. All'interno di questo astuccio si trova il protoplasma cellulare nel quale, a sua volta, sono presenti i pigmenti fotosintetici costituiti da clorofilla A e clorofilla B. Sono presenti anche i pigmenti "accessori" soprattutto le xantofille che danno un colore bruno-dorato all'organismo. Questi astucci sono cosparsi di minuscoli fori, incisioni, rilievi disposti in modo regolare a formare graziosi reticolati. le diatomee hanno diverse forme e strutture, le possiamo trovare isolate o raggruppate in colonie filamentose. la capsula silicea che ricopre la cellula è detta Frustulo. il Frustulo ha varie "decorazioni" punctae, alveoli, canaliculi e costae. Le diatomee si dividono in 2 sottogruppi: le pennate e le centriche. Sostanzialmente la differenza tra questi due tipi sono la forma(quelle centriche hanno una simmetria centrale mentre quelle pennate una forma allungata), il tipo di acqua in cui vivono e soprattutto come vivono. Infatti le alghe diatomee centriche vivono in colonie filamentose in sospensione e quelle pennate singolarmente nei sedimenti marini.

Il sistema di locomozione di queste alghe è particolare. Il guscio inferiore possiede dei fori e soprattutto una fessura longitudinale, detta rafe. Una parte del citoplasma della diatomea fuoriesce da questa fessura e produce una secrezione collosa che scorre lungo il rafe provocando il movimento della diatomea, un po' come se fosse provvista di un cingolo.

Alimentazione: Immagazzinano le loro riserve nutritive sotto forma di goccioline di olio, le quali permettono loro di galleggiare liberamente, rimanendo così in prossimità della superficie, ben esposte alla luce del sole.

Il loro habitat naturale è essenzialmente l'acqua e infatti sono presenti in gran numero soprattutto negli stagni, nelle fontane, nei laghi, nei fiumi e nei torrenti. Spesso formano uno strato bruno su pietre sommerse o soggette a spruzzi d'acqua. Inoltre sono presenti anche nel terreno e nelle superfici molto umide.

ia l'ambiente marino sia quello d'acqua dolce sono ricchi di diatomee, e le molecole organiche prodotte da queste microscopiche alghe sono una delle principali fonti di nutrimento in tutti gli ambienti acquatici (rappresentano infatti una fonte di cibo importante per gli animali marini quanto lo sono le piante per gli ambienti terrestri). Tra tutti gli esseri viventi che effettuano la fotosintesi, poi, loro contribuiscono nel 25% di produzione di ossigeno e di sostanze nutritive.

I grandi depositi di diatomee fossili (gusci senza organismi che sono ormai morti) formano spessi sedimenti noti come diatomite (o farina fossile), la quale viene utilizzata per le sue proprietà abrasive (ad esempio nei dentifrici) o filtratorie (nelle piscine). Insieme alla nitroglicerina è il principale ingrediente della dinamite, ove funge da stabilizzante.