Monoplacophora

Monoplacophora Monoplacofori
                                                                 
Monoplacofori: Monoplacophora: Classe del phylum dei molluschi.

Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Ramo: Bilateria
Superphylum: Protostomia
Phylum: Mollusca
Subphylum: Amphineura
Classe: Monoplacophora

Le poche specie viventi note sono caratterizzate da una simmetria bilaterale, dalla metameria, dalla presenza di due cavità celomatiche e una cavità pericardica. Il corpo comprende un piede circolare circondato dal solco del mantello ed è ricoperto dorsalmente da una conchiglia unica, conica e ad apice leggermente incurvato. Il sacco dei visceri non ha subito torsione.

I Monoplacofori da alcuni Autori sono considerati una classe del subphylum Conchiferi a cui apparterrebbero altresì i Gasteropodi, gli Scalopodi, i Bivalvi o Lamellibranchi e i Cefalopodi.

Presentano simmetria bilaterale, organi metamerici e un'unica conchiglia. Questo gruppo viene considerato filogeneticamente molto antico e affine agli Anellidi. Comprende diversi ordini tutti estinti. Soltanto i Triblidioidei sono rappresentati da 2 sole specie marine viventi, appartenenti al genere Neopilina: N. galathaeae e N. ewingi.

Aspetto esterno. La faccia dorsale dell'animale è ricoperta da un'unica conchiglia sottile circolare ad apice leggermente incurvato. La faccia ventrale è molto simile a quella di un placoforo, con la parte centrale occupata dal piede più o meno circolare, circondato dal solco del mantello nel quale si trovano 5 paia di branchie. Alla base di ciascuna branchia è presente un'apertura nefridiale. La bocca è situata anteriormente e sul suo margine inferiore si trovano dei tentacoli portati su 2 sporgenze: i peduncoli tentacolari.

Parete del corpo e conchiglia. La conchiglia viene secreta dalla zona periferica dell'epitelio dorsale, mentre la zona centrale è inattiva. È approssimativamente circolare, con l'apice rivolto verso l'estremità anteriore dell'animale. La superficie della conchiglia mostra una serie di linee di crescita ravvicinate l'una all'altra e disposte concentricamente attorno all'apice.

Le conchiglie fossili di solito sono spesse e solide, mentre quelle di Neopilina sono sottili e fragili. Le cellule epiteliali secretrici sono cubiche, mentre quelle non secretrici sono basse e appiattite. La conchiglia si compone di 3 strati: un periostraco superficiale, uno strato prismatico, e uno strato madreperlaceo. Il periostraco è secreto da una particolare ghiandola situata sulla faccia ventrale della piega palleale. La parte periferica dell'epitelio della faccia dorsale secerne lo strato prismatico, mentre lo strato madreperlaceo viene secreto al di sotto delle parti interne della piega palleale dove si inseriscono i muscoli.

Sistema nervoso e organi di senso. Il sistema nervoso dei Monoplacofori assomiglia molto a quello dei Placofori costituito, com'è, da 2 tronchi longitudinali uniti da commissure lateropedali. Cellule sensoriali si trovano sparse sulla faccia ventrale.

A differenza dei Placofori che ne sono privi, i Molluschi Monoplacofori posseggono 2 statocisti incluse nel tessuto connettivo, situate a ciascun lato del corpo nella regione compresa fra i ciuffi tentacolari e il piede. I tentacoli della zona orale sono da considerarsi organi sensoriali omologhi ai tentacoli dei Gasteropodi. Sono infatti riccamente innervati da un nervo che proviene dai gangli cerebrali.

Apparato digerente. L'apertura boccale si apre nella faringe in cui si trova una radula con dentelli disposti in 40-45 file. L'esofago, rettilineo, si continua a livello del bordo anteriore del piede, con lo stomaco, a cui è annessa una ghiandola digestiva divisa in numerosi lobuli. A livello fra stomaco e intestino, vi è un breve canalicolo a fondo cieco, in cui è contenuto lo stilo cristallino.

Apparato respiratorio. È rappresentato da 5 paia di branchie situate simmetricamente nel solco del mantello ai lati del piede. Ciascuna branchia consiste in un corto ramo appiattito su cui si inserisce lateralmente una serie di lamelle appiattite. Le lamelle branchiali si trovano quindi solo su di un lato del ramo. Dall'altro lato vi sono soltanto delle lamelle rudimentali.

Apparato circolatorio. Non esistono dei veri e propri vasi se non in vicinanza del cuore. Il sangue circola perciò in seni che si trovano nei tessuti in varie regioni del corpo. Il cuore, situato nella cavità pericardica, è munito di 2 atri ai quali affluisce il sangue arterioso proveniente da 2 seni laterali in rapporto con le branchie. Il ventricolo cardiaco comunica con i seni venosi attraverso un'aorta.

Apparato escretore. È rappresentato da 6 paia di nefridi. Ciascuno di essi si inizia con un imbuto ciliato che si apre nella cavità celomatica e si continua con un canale che sbocca in un sacco lobulato che comunica con l'esterno per mezzo di un canalicolo, che si apre nella cavità palleale sotto i margini laterali dei muscoli retrattori del piede. I Monoplacofori differiscono da tutti gli altri Molluschi per la organizzazione del sistema escretore che è disposto in accordo con la metameria generale del corpo.


Apparato riproduttore. I sessi sono separati e le gonadi sono situate ventralmente sotto l'intestino al di sotto della parete del piede. Sono più fortemente lobulate nei maschi che nelle femmine. Il maschio possiede 2 paia di canali deferenti che si aprono nel terzo e quarto nefridio di ciascun lato. Mancano gli organi copulatori.

Nei Monoplacofori la femmina presenta 2 paia di ovari e di ovidutti; le uova vengono emesse nell'acqua dove vengono fecondate.

Sistematica. Questa classe, nota allo stato fossile nel Cambriano e nel Devoniano, ha soltanto 2 specie viventi, del genere Neopilina, che sono state raccolte nel 1952 nel Pacifico, a ovest delle coste messicane, a 3570 m di profondità. Le caratteristiche morfologiche di Neopilina si rivelano di grande utilità ai fini della comprensione dell'origine e dell'evoluzione del tipo dei Molluschi. Si può infatti avanzare l'ipotesi, in considerazione della sua organizzazione ancestrale, che Neopilina sia in stretta relazione con quei gruppi ancestrali dai quali i Molluschi si sono evoluti. La perfetta metameria e la struttura degli organi urogenitali li fanno ritenere affini agli Anellidi. È stata infatti avanzata l'ipotesi, in base alle caratteristiche di Neopilina, di una origine dei Molluschi a partire da animali metamerici.