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Testuggine palustre

Testuggine palustre Testuggine palustre
                                                                 
Testuggini palustri o Emididi sono tipici del Nuovo Mondo e sono distribuiti in America settentrionale, centrale e meridionale. L'unica specie in Italia, l'Emys orbicularis, è distribuita in tutta Europa, in alcune aree costiere dell'Africa settentrionale ed in Asia occidentale.
Le testuggini palustri hanno un sistema riproduttivo oviparo, senza cure parentali, se non quella della costruzione del nido nel terreno, dove vengono deposte le uova. Questo consiste in una buca a forma di fiasco con una profondità totale di circa 9 cm ed un diametro massimo di circa 7 cm; la nidificazione avviene tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate (circa da fine maggio a luglio). Lo scavo del nido, in linea di massima, inizia durante il pomeriggio ed è terminato col buio, a volte la femmina nidifica al mattino presto.
Durante la ricerca del sito adatto, che può essere tanto vicino quanto lontano dall'acqua ma sempre in terreno ben drenato e soleggiato, questa tocca con l'apice del muso il terreno (ricerca stimoli olfattivi e termici), e può fare alcuni tentativi di scavo prima di scegliere il luogo dove deporre. Lo scavo avviene ad opera delle zampe posteriori e sempre con esse le uova deposte sono spostate e sistemate nel nido. Il terreno può essere inumidito ed ammorbidito dal rilascio del liquido contenuto nelle sacche cloacali. Il nido viene poi ricoperto, sempre dalle zampe posteriori ed il terreno schiacciato con il piastrone. Il n¦ delle uova varia da 4 a 9 e vengono deposte tutte in un unico nido.
La schiusa dei neonati avviene in tarda estate o in autunno (tempo medio di incubazione , intervallo tra deposizione ed emergenza è di circa 78 gg.), ma in diversi casi l'emergenza dal nido avviene addirittura la primavera successiva.

La temperatura di incubazione delle uova è fondamentale per permettere lo sviluppo degli embrioni e nel determinarne il sesso: la temperatura soglia si aggira intorno ai 28-29¦C, al di sotto della quale si hanno i maschi ed al di sopra le femmine.
I due sessi, raggiunta la maturità, presentano dimorfismo sessuale con le femmine più grandi dei maschi, ma i maschi presentano la base della coda molto più larga ed il piastrone concavo per aderire allo scudo della femmina e sono più piatti e leggeri. In oltre hanno il muso, ed in particolare la parte anteriore della mandibola, di colore più scuro (nero) rispetto alle femmine che l'hanno più gialla. Questo carattere permette di distinguere i sessi anche quando è visibile solo la testa.
L'accoppiamento avviene in acqua preceduto da un lungo corteggiamento: il maschio è saldamente ancorato con le quattro zampe ai bordi del carapace della femmina con il collo totalmente esteso e la testa piegata verso il basso a formare un angolo di circa 90¦ in modo da costringere la femmina a stare con il collo leggermente retratto ed a rimanere sott'acqua. Di tanto in tanto riemergono per respirare ma la pausa viene interrotta dal maschio che con un colpo del mento o della gola sulla testa della compagna la costringe ad immergersi nuovamente.