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| periophthalmus chrysospilos | perioftalmo dorato | Gobiidae | Perciformes |  |  |  | Periophthalmus chrysospilos: Perioftalmo dorato   Bleeker, 1852 
 Nome composto dal greco 'peri' (attorno), e 'ophthalm¶n' (occhio), riferendosi all'ampio campo visivo di queste specie
 
 'chrysospilos' deriva probabilmente da 'chrusos' (oro), e 'spilos' (pietra), (= pepita d'oro?), che si riferisce ai punti gialli su testa e fianchi
 
 Lunghezza massima registrata: 100 mm
 
 colorazione di fondo da grigio chiara a grigio scura; testa e tronco con numerosi punti arancioni più grandi della scaglia sottostante, presenti anche ventralmente su membrane opercolari, area prepelvica e mento; possono essere visibili alcune bande scure dorsali a sella; la membrana di D1 è anteriormente grigiastra, medialmente e prossimalmente rossa, nera posteriormente ed in posizione inframarginale, e con un sottile margine trasparente; D2 ha un margine distale rossastro, una striscia nera mediale, ed è prossimalmente trasparente, con una serie di punti scuri sulla membrana; pinna caudale grigiastra, più chiara distalmente; pinna anale trasparente; pinne pettorali grigiastre; pinne pelviche bianche
 
 colorazione di fondo da grigia a marrone scuro dorsalmente e lateralmente, ventralmente da biancastra a giallastra; a volte sono visibili punti biancastri su gola e opercoli; il pattern a bande scure è osservabile solo raramente, nella parte posteriore del corpo; D1 marcatamente eterogenea: posteriormente nerastra; D2 con una banda mediale scura ed una serie prossimale di punti scuri, per il resto trasparente; pinne caudale e pettorali grigio-marroncine; pinne pelviche da biancastre a giallastre
 
 Diagnosi (Murdy, 1989):
 D1 VII-X; numero totale degli elementi di D2 12-13; numero totale degli elementi della pinna anale 11-13; TRDB 15-19; conta longitudinale delle scaglie 64-77; larghezza della testa 12.6-21.8%SL; lunghezza delle pinne pelviche 12.4-16.8%SL; lunghezza della base della pinna anale 16.7-20.6%SL; lunghezza della base di D2 16.3-24.3%SL; pinne pelviche completamente fuse in un disco, frenulo pelvico cospicuo; pinne dorsali non connesse da membrana; nessuna striscia nè punti su D1; dimorfismo sessuale specie-specifico: le prime due spine di D1 sono allungate nei maschi.
 Il genere non è tuttora definito da sinapomorfie
 
 sembra che questa specie (Khoo, 1966, citato da Lim, 1971) alterni regimi alimentari da totalmente erbivori (diatomee, alghe filamentose - oss. pers. - ed altro materiale vegetale), a carnivori (crustacei, copepodi harpacticoidi, svermi, ecc.). Cambiamenti da moderati a drastici nei regimi alimentari sono stati trovati in altre specie congeneriche (per es. P. sobrinus= P. argentilineatus: Colombini et al., 1996; P. barbarus: King & Udo, 1998), e sembrano rispettivamente correlati a differenti comportamenti alimentari dei sessi durante la riproduzione, o a cambiamenti stagionali
 
 Riproduzione:
 i maschi saltano per attrarre le femmine nelle tane (Polunin, 1972, oss. pers.).
 In questa specie il sesso si pu= facilmente distinguere osservando la D1 negli adulti: la prima e la seconda spina sono allungate nei maschi. Questi ultimi scavano tane riproduttive in fronte al margine marino delle foreste a mangrovie (Macnae, 1968; oss. pers.).
 
 Note ecologiche (oss. pers.: Malaysia peninsulare):
 localmente molto abbondanti su piane fangose alla bassa marea.
 Con la marea calante P. chrysospilos si riunisce in piccoli banchi di 20-40 individui, che seguono il bordo dell'acqua per andarsi a nutrire sulla piana fangosa esposta dalla marea; con la marea montante i pesci seguono la marea in senso inverso ed entrano nella foresta a mangrovie pioniera, arrampicandosi su tronchi e pneumatofore per sfuggire ai predatori marini
 
 Distribuzione (Murdy, 1989):
 dalle coste orientali dell'India, al Golfo di Tailandia e Mar di Java; località tipo: Banka Is., Indonesia
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