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| Galagone di zanzibar | Galago zanzibaricus | Galagidae |  |  |  | Galago zanzibaricus: Galagone nano Primate strepsirrino della famiglia dei galagidi.
 
 Classificazione scientifica
 Regno: Animalia
 Phylum: Chordata
 Classe: Mammalia
 Superordine: Euarchontoglires
 (clade): Euarchonta
 Ordine: Primates
 Sottordine: Strepsirrhini
 Infraordine: Lorisiformes
 Superfamiglia: Lorisoidea
 Famiglia: Galagidae
 Genere: Galago
 Specie: Galago zanzibaricus                          Matschie, 1893
 Sinonimi:
 Galagoides zanzibaricus
 
 Si conoscono tre sottospecie:
 Galago zanzibaricus cocos, Galago zanzibaricus udzungwensis, Galago zanzibaricus zanzibaricus
 Diffuso nelle zone costiere occidentali africane dalla Somalia al Mozambico. Come suggerito dal nome della specie, questi animali si trovano anche si Zanzibar, ma non sulle isole di Pemba e Mafia.
 Preferiscono le aree di foresta pluviale costiera, anche se li si trova anche al di sopra dei 1000 m d'altezza.
 
 Misura circa 30  cm. di lunghezza, per un peso di 150 g.
 
 Ha il pelo soffice e folto, di colore bruno, con sfumature più chiare nella zona ventrale.
 Gli occhi e le orecchie sono molto grandi, le mani sono dotate di dita lunghe e dai polpastrelli allargati per una migliore presa su superfici lisce. Le zampe posteriori sono più lunghe di quelle anteriori
 
 Sono animali notturni, durante il giorno dormono in cavità dei tronchi d'albero od in nidi d'uccello abbandonati. Sia i maschi che le femmine occupano un territorio di circa 2,2 ettari che non confina con altri territori;
 Per questo la frammentazione della specie molto elevata e i vari gruppi raramente vengono in contatto fra loro.
 Occasionalmente le femmine dormono insieme in gruppi di due, mentre i maschi sono sempre solitari.
 
 La tassonomia della specie è stata molto movimentata: inizialmente ascritto al genere Galago, fu spostato nel genere di nuova creazione Galagoides assieme ad alcune altre specie, per poi essere nuovamente ascritto al genere Galago con tre sottospecie, due delle quali vengono classificate da alcuni autori come specie a sè stanti, Galago udzungwensis e Galago cocos.
 
 Si nutrono di insetti, frutti maturi e linfa degli alberi.
 Dopo le piogge i galagoni nani si nutrono soprattutto d'insetti, mentre durante i periodi di siccità sopravvivono nutrendosi quasi esclusivamente di linfa degli alberi, predando occasionalmente altri piccoli animali.
 
 La stagione riproduttiva va da luglio e marzo, la gestazione dura solo due mesi, al termine dei quali viene dato alla luce un cucciolo, che viene svezzato a un mese d'età ed è pronto a riprodursi a nove mesi se femmina, a un anno se maschio.
 I maschi frequentano i territori delle femmine e si accoppiano con tutte quelle presenti nel territorio;
 In condizioni ottimali, le femmine allevano due cucciolate, una a settembre ed una a marzo.
 
 In cattività, questi animali possono vivere oltre i 12 anni, anche se in natura sono stai registrati casi di individui di 15-16 anni d'età.
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