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Strepsirrhini Strepsirrhini
Gli Strepsirrhini sono un sottordine dell'ordine dei Primati.
Il loro nome deriva dal greco: naso ricurvo, in riferimento alla principale caratteristica che li distingue dal sottordine degli Haplorrhini, ossia il naso appuntito e bagnato.

La maggior parte delle specie di Strepsirrini sono endemiche del Madagascar, ma sono presenti anche nell'Africa continentale e nel sud-est asiatico, galagoni e lori.

Classificazione scientifica
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Ramo: Bilateria
Superphylum: Deuterostomia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Infraphylum: Gnathostomata
Superclasse: Tetrapoda
Classe: Mammalia
Sottoclasse: Theria
Infraclasse: Eutheria
Superordine: Euarchontoglires
(clade): Euarchonta
Ordine: Primates
Sottordine: Strepsirrhini Geoffroy, 1812

Il sottordine degli strepsirrini, con 114 specie viventi, viene suddiviso in tre infraordini:

Lemuriformes, Chiromyiformes e Lorisiformes.

I rapporti filogenetici tra i tre raggruppamenti non sono ancora del tutto chiariti: tutti e tre gli infraordini sembrano essere monofiletici ed è dimostrata una relazione cladistica (sister group relationship) tra Lemuriformes e Chiromyiformes, anche se alcuni studiosi sono propensi a credere che i Chiromyiformes siano una forma ancestrale equidistante da Lemuriformes e Lorisiformes, la cui esatta posizione filogenetica è invece ancora incerta.

Una delle principali caratteristiche distintive delle specie appartenenti al sottordine Strepsirrhini è la conformazione del naso. Questo è unito da una banda connettivale al labbro superiore, a sua volta fissato alle gengive. Tale particolare conformazione limita notevolmente la mimica facciale di queste specie.

A causa di questa caratteristica, gli strepsirrini sono da sempre considerati più primitivi degli aplorrini.
Altre caratteristiche "primitive" sono le minori dimensioni del cervello rispetto al corpo, la presenza di una barra postorbitale, andata perduta negli aplorrini, così come la capacità di fabbricare la vitamina C per via enzimatica, che invece gli strepsirrini conservano.

Con l'eccezione della Daubentonia madagascariensis (la cui dentizione da latte è tuttavia simile a quella degli altri), tutti i primati strepsirrini sono caratterizzati dalla presenza di un pettine dentale: è una struttura derivante dalla fusione di 4 incisivi e 2 canini, allungati e orientati in avanti, che viene utilizzata per raccogliere la resina degli alberi, di cui si nutrono, nonché per il grooming, per espletare il quale essi hanno inoltre sviluppato un'apposita unghia sul dito indice.

Essendo la maggior parte degli strepsirrini di abitudini notturne, molti di essi (fra cui anche specie diurne, come il catta) hanno sviluppato un tapetum lucidum sulla parete posteriore degli occhi, per meglio catturare la fioca luce notturna.
Le grandi orecchie, che possono essere mosse indipendentemente l'una dall'altra, ed il sensibile olfatto sono anch'essi adattamenti a una vita notturna.

Le dimensioni degli strepsirrini variano dai 6 cm del microcebo pigmeo ai 70 cm dell'indri (che diventano 120 considerando le zampe posteriori): specie estinte, come l'Archaeoindris, raggiungevano i due quintali di peso e le dimensioni di un gorilla.


La maggior parte delle specie (circa il 75%) hanno abitudini notturne: non mancano tuttavia specie diurne, che sono solitamente quelle di dimensioni maggiori (sifaka, catta, indri etc.).
Le specie si ripartiscono abbastanza equamente fra insettivore e frugivore, anche se sono pochissime le specie esclusivamente erbivore od insettivore, ma si osserva una tendenza più o meno accentuata ad una dieta onnivora. Solitamente, le specie di dimensioni maggiori sono anche le più erbivore e viceversa.

Le abitudini riproduttive degli Strepsirrini differiscono notevolmente da quelle degli Aplorrini: prima di tutto gli strepsirrini presentano spesso una stagione degli accoppiamenti (in particolare i lemuri malgasci sembrano sincronizzare il proprio estro, sicché tutti i cuccioli di una specie vengono partoriti nel giro di un paio di settimane), inoltre le cucciolate di strepsirrini tendono ad essere più numerose di quelle degli aplorrini: le femmine di strepsirrini hanno un utero a Y e più ghiandole mammarie.