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| Albatro urlatore | Diomedea exulans | Diomedeidae |  |  |  |  |  | Diomedea exulans: Albatro urlatore:  Grosso uccello marino di mare dell'Ordine delle Procellariiformes. 
 Classificazione scientifica
 Regno: Animalia
 Phylum: Chordata
 Classe: Aves
 Ordine: Procellariiformes
 Famiglia: Diomedeidae
 Genere: Diomedea
 Specie: Diomedea exulans            Linnaeus, 1758
 
 Raggiunge la lunghezza di 105 - 140 cm,  peso 6 - 11 kg ed ha un'apertura alare 270 - 350 cm. Queste caratteristiche gli permettono di essere un ottimo volatore. Il colore dell'uccello è bianco, il retro è attraversato da bande nere o marroni, il lato superiore delle ali è scuro. Vivono in media per 30 anni.
 
 L'albatro urlatore è un uccello marino che raramente si ferma a terra, limitando le sue soste solamente per la nidificazione.
 Si nutre di calamari, piccoli pesci e i rifiuti gettati in mare dalle navi. Ha un volo aggraziato ed è in grado di sfruttare al massimo le correnti marine, ma il decollo e l'atterraggio è sgraziato a causa delle grandi ali che lo obbligano a prendere lunghe rincorse.
 
 Specie pelagica, vive principalmente in mare. Sfruttando le correnti marine è in grado di compiere i 500 km in un giorno.
 
 Nidifica nelle isole Crozet, isole del Principe Edoardo, Georgia del Sud e isole Sandwich meridionali, isole Kerguelen e l'Isola Macquarie.
 
 Sono uccelli monogami, a causa della loro longevità non si riproducono prima dei 7 - 8 anni e si accoppiano ogni due anni, tra novembre e dicembre, periodo di riproduzione, si radunano in colonie sulle isole isolate degli Oceani nell'emisfero australe. Costruiscono un grande nido costruito con terriccio e vegetazione largo 1 mt. alla base e 50 cm. in cima, dove depositano un solo uovo bianco, con qualche macchiolina, lungo 8 cm e pesa circa 500 g.
 La cova dura circa 3 mesi e i due genitori si alternano alla ricerca di cibo. Il pulcino sarà autosufficiente dopo nove mesi.
 
 Diomedea exulans è classificata come nella Lista Rossa delle specie minacciate IUCN 2010. Versione 2010.1. (BirdLife International, 2007).
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