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| Gobbo rugginoso | Oxyura leucocephala | Oxyurinae |  |  |  |  |  | Oxyura leucocephala: Gobbo rugginoso Uccello della famiglia degli Anatidae.
 
 Classificazione scientifica
 Regno:	Animalia
 Phylum:	Chordata
 Classe:	Aves
 Ordine:	Anseriformes
 Famiglia:	Anatidae
 Genere:	Oxyiura
 Specie:	Oxyura leucocephala                       Scopoli, 1769
 
 Ha una caratteristica livrea color ruggine, il capo per lo più bianco con vertice e parti inferiori nere. il maschio sfoggia un grande becco di forma complessa che in stagione riproduttiva assume una brillante tinta turchese, mentre la femmina è meno rossiccia per ragioni mimetiche; la testa è per lo più marrone-nera, con una striscia sotto l'occhio e le parti inferiori del capo bianche. entrambi i sessi nuotano con una caratteristica postura, testa infossata, niente collo visibile, schiena fortemente arcuata, che è all'origine del nome italiano.
 
 Sono in grado di tuffarsi e nuotare in immersione per lunghi periodi; sono onnivori, con una certa preferenza per il cibo di origine vegetale. non amano camminare, data la posizione arretrata delle zampe, e volano solo quando costretti, preferendo cercare di portarsi in salvo a nuoto.
 
 L'attuale areale è limitato ad una grande area nell'Asia sudoccidentale e ad un'area mediterranea, ormai fortemente ridotta, con esemplari selvatici ridottisi ormai alla Spagna Meridionale (Andalusia) e Africa settentrionale.
 
 La popolazione della Spagna, sostenuta da una intelligente legislazione e campagna di protezione ha riportato il gobbo spagnolo da una popolazione stimata in 22 individui (1977) a circa 2700 nel 2001. La minaccia a questi uccelli è dovuta principalmente alla distruzione degli habitat e alla caccia indiscriminata (nonostante lo scarso valore gastronomico delle carni).
 
 Progetti di ripopolamento sono attivi in Italia meridionale.
 
 Una più recente minaccia è legata all'inquinamento genetico risultante dall'interfertilità con il Gobbo della Giamaica Oxyura jamaicensis, importato in Gran Bretagna per motivi ornamentali, e diffusosi rapidamente in Europa. Per questo è in corso un programma, assai discusso, di eradicazione del Gobbo della Giamaica.
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