Indietro                                                 Intossicazione da Funghi

L'uomo ha sempre cercato nuovi metodi per distinguere con assoluta certezza i funghi commestibili da quelli velenosi. Spesso sentiamo dire che l'argento annerisce se un fungo è velenoso, aglio e cipolla diventano scuri in presenza di funghi tossici, I funghi che nascono nei prati sono tutti buoni, si possono mangiare tutti i funghi se raccolti giovani e sani. Alcuni assicurano che i funghi tossici hanno sempre uno sgradevole odore e che la loro carne subisce, al taglio, un cambiamento di colore (Viraggio). Sono solo credenze popolari che non hanno alcun valore scientifico. Solo attraverso una profonda conoscenza botanica si è potuto dare esaurienti spiegazioni. La tossicità o la innocuità dei funghi sono proprietà caratteristiche delle singole specie. L'unico sistema sicuro per poterli distinguere è conoscere con assoluta certezza la loro specie. Nelle intossicazioni a lunga incubazione, legate in genere a sostanze citotossiche, i sintomi non appaiono subito per questo possono provocare gravi lesioni all’organismo e rendono spesso inefficace la terapia del caso. L'intossicazione mortale di tipo falloidinica è dovuta alle tre Amanite: phailoides, verna, virosa, Agisce in 6 - 48 ore dopo l’ingestione e provoca fortissimi dolori gastrointestinali, crampi addominali, diarrea, vomito e abbondante sudorazione, tocca fegato e reni, può comparire l’ittero, il polso si fa sempre più debole, prostrazione e crisi convulse, fino a paralisi, stato comatoso e quindi il decesso. La mortalità supera l’80%. L’intossicazione di tipo parafalloidinico, imputabile alla Lepiota helveola e al Cortinarius orenallus, presenta simile sintomatologia ma più raramente si arriva al decesso. L'intossicazione da Gyromitra esculenta risulta essere meno grave. Si ha qualche speranza con il ricovero urgente in ospedale e portando a conoscenza dei medici il tipo di fungo ingerito.