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Le proprietà e le indicazioni erboristiche delle piante riportate su www.enciclopedino.it sono frutto di centinaia di ore di ricerche e pubblicate solo a titolo informativo e divulgativo. Non costituiscono nessun tipo di consulto, prescrizione o ricetta medica, perciò si raccomanda il buon senso; Consultare sempre esperti come, ad es., le Erboristerie e il proprio medico di fiducia, evitando il semplice, ma pericoloso, "fai da te", se non assolutamente certi e consapevoli.
Gozzo: Ingrossamento circoscritto o globale della tiroide, con insorgenza di disturbi locali da compressione quando è molto voluminoso.
Se la tiroide ingrossata secerne ormoni in eccesso (gozzo endocrino con ipertiroidismo: morbo di Basedow), in tal caso, si manifestano, oltre alla tumefazione della tiroide, notevole sporgenza dei globi oculari, tachicardia, tremori, febbricola, sudorazioni profuse e diarrea. La mancanza di iodio è la causa più comune.
Terapia Tradizionale: La maggior parte delle forme comuni del gozzo sono curate efficacemente con farmaci o con il metodo dello iodio radioattivo.
In caso di gozzo endemico, la semplice somministrazione di iodio attraverso la dieta può essere sufficiente per ridurre questa malformazione.
In caso ipertiroidismo, con problemi di respirazione o difficoltà nell'inghiottire, può rendersi necessaria la rimozione chirurgica
Terapia Erboristica: In taluni casi può essere utile come coadiuvante.

Decotto: Somministrare due cucchiai al giorno, mattina e sera.
Far bollire per dieci minuti in 350g. di acqua 10g. di Quercia marina; filtrare e dolcificare con miele;


Terapia dietetica: Se una persona ipertiroidea tende a dimagrire, intervenire con una dieta ad alto valore calorico, limitando (un grammo al giorno per ogni chilo di peso), le proteine animali (carne, pesce, prosciutto), ma anche le sostanze eccitanti (vino, birra, liquori, tè, caffè, tabacco) e gli alimenti che contengono iodio (cavolo, verza, scorzonera) che stimolano l'attività tiroidea. Si sa che amidi, zuccheri e grassi tendono a inibire la funzione tiroidea, quindi si può abbondare nei limiti della tolleranza individuale, magari suddividendo in cinque pasti quotidiani: pasta, riso, patate, legumi, pane, panna, latte e latticini, uovo, frutta, verdure, marmellate, gelatine, miele, dolciumi in generale.
Nei casi d'ipotiroidismo, che spesso si associa al gozzo, sarà opportuna una dieta povera di calorie, povera di grassi e senza dolciumi, in cui prevalgano le proteine, limitando o escludendo l'uso del sale da cucina (cloruro di sodio).