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Lavanda officinale - Lavandula angustifolia

Lavandula officinalis (Lavandula officinalis Chaix), lavanda officinale o lavanda vera o spico, è una pianta sempreverde alta fino a 1 mt., con fusto legnoso alla base, originaria delle Regioni mediterranee, cresce fino agli 800 mt s.l.m. in terreni aridi e sassosi, esposti al sole. In Italia viene comunemente coltivata. Fiorisce tra gennaio e maggio, secondo la ripresa vegetativa, e si protrae per alcuni mesi. Le foglie sono sessili, coriacee, opposte, lineari - lanceolate, lunghe 1–3 cm, larghe pochi mm. All'ascella delle foglie sono inseriti gruppetti di foglie più piccole.
Philip Miller,
Fu il primo a descrivere e a classificare questa specie.

Forma biologica:
Nano-Fanerofite (NP) Fanerofita cespug. (P-caesp)

 

 

Classificazione Scientifica
Specie: Lavandula angustifolia
I fiori della Lavanda, piccoli e di un colore azzurro-violetto intenso, sono riuniti in una vistosa e compatta infiorescenza a spiga.
Il calice è tubuloso e tomentoso mentre la corolla è bilabiata, con labbro superiore bilobato e quello inferiore trilobato.
I frutti sono piccoli tetracheni oblunghi, lucidi con forma di piramide. Viene ritenuta fondamentale per l'olio essenziale prodotto dai suoi fiori.
Viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante, equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l'influenza, inoltre, è ritenuta efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi. Miscelata con altre sostanze omeopatiche, viene usata per curare il mal di schiena e il mal d'orecchie.
Ha proprietà antisettiche, sedative, antispasmodiche, antireumatiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti.
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