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Cavallo Equus Cavalli
                                                                 
Equus: Cavallo
Genere di mammiferi perissodattili, unico genere vivente della famiglia Equidae.

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Perissodactyla
Sottordine: Hippomorpha
Famiglia: Equidae
Genere: Equus

Comprende due specie domestiche
Cavallo: Equus caballus
Asino : Equus asinus
I loro ibridi sterili: mulo, bardotto, e alcune specie selvatiche come le zebre.

L'elenco delle specie della famiglia e del genere è il seguente:
Equus asinus - asino domestico
Equus africanus - asino selvatico africano
Equus caballus - cavallo domestico
Equus ferus - tra cui il tarpan (Equus ferus ferus) ora estinto
Equus grevyi - zebra di Grevy
Equus hemionus - kulan
Equus onager - onagro
Equus kiang - Kiang
Equus przewalskii - cavallo di Przewalski
Equus quagga - zebra delle pianure
Equus zebra - zebra di montagna

Anche le specie domestiche sono in grado di ritornare alla vita selvatica con successo. La popolazione più estesa di cavalli inselvatichiti è nel West americano, dove sono indicati come mustang.
Un importante carattere anatomico proprio della famiglia e del genere è la trasformazione delle estremità degli arti, con atrofia di tutti i raggi metatarsali e metacarpali e delle falangi ad eccezione del III raggio e del III dito. Il II e IV raggio metacarpale/metatarsale si riducono a due strutture vestigiali prive di estremità distale, strettamente addossate al III raggio; del II e IV dito permangono abbozzi costituiti dai cosiddetti sesamoidi prossimali. La terza falange dell'unico dito ben sviluppato assume una particolare forma semilunare, incavata verso il basso, e prende il nome di osso triangolare.
Alla trasformazione scheletrica della III falange si associano modificazioni dei tessuti molli profondi e modificazioni del rivestimento corneo derivante dall'unghia, dalla solea e dal polpastrello, con formazione dello zoccolo.
Una seconda caratteristica della famiglia è l'apparato digerente, caratterizzato da un intestino molto lungo, e da un particolare sviluppo dell'intestino cieco nel quale la flora batterica degrada i carboidrati vegetali strutturali (in particolare la cellulosa) consentendone l'assimilazione.
Questo adattamento del sistema digerente distingue nettamente gli equidi dai ruminanti, in cui è invece fondamentale l'adattamento funzionale di tasche gastriche, il rumine, in cui avviene la prima fermentazione del materiale vegetale, che successivamente viene rigurgitato e rimasticato.
In comune con le altre specie dell'ordine, gli equidi hanno una particolare sensibilità e mobilità del labbro superiore, che utilizzano per selezionare e afferrare i vegetali di cui si nutrono e per smuovere lo strato superficiale del terreno alla ricerca di parti vegetali commestibili sotterranee.