| Armillaria Mellea | 
Chiodino | 
Marasmiaceae | 
  
               Commestibile |  
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Armillaria mellea, Agarico miele, Famigliola buona, Chiodino. Dal latino "melleus", colore del miele. 
 
Dialetti :  
Liguria : Funzo de sarxo, Funzo de l'anello. 
Piemonte : Famiole. 
Lombardia : Funch murun, Gabbareu, Ciodei, Fons de la soca. 
Calabria : Ciritu. Nciritu. Cirita. 
 
Cappello : Fino a 10 cm. Dal giallo miele, al paglierino ed al bruno castano. Da adulto diventa rossastro o bruno-rossastro con tonalità che danno sul grigio o sull'olivastro fino al verdastro. Prima emisferico, poi sempre più appianato fino a convesso umbonato. Uno spruzzo di punte scagliose, di sfumatura bruna, si dirada dal centro verso il margine, e spariscono nel fungo adulto. II margine è delicato e striato. 
 
Lamelle : Biancastre macchiate di rossastro. Decorrenti tramite un dentello. Poco distanziate e poco alte. 
 
Gambo : Da 5 a 15 x 1-3 cm. Molto alto. Ocraceo verso il centro, più chiaro m alto, farcito di una sostanza spugnosa. 
 
Anello : Bianco. Duraturo, robusto e striato. 
 
Carne : Bianca, fibrosa specie quella del gambo. Odore penetrante, sapore leggermente acidulo e amaro. 
 
Spore : Bianche in massa, 7-10 x 5-7 micron. 
 
Habitat : Cespitoso, alla base di ceppaie di salici, olmi, gelsi e anche acacie. Quando si trova isolato, assume maggiori dimensioni. Autunno. 
 
Commestibilità : Buon Commestibile. 
Ottimo per la conservazione. Comunque il gambo è coriaceo e fibroso. 
Cambia colore a seconda del ceppo ospite. Può essere confuso con la Pholiota mutabilis o con l' Hypholoma fasciculare, tossici; le lamelle dei quali diventano nere, e il sapore della carne è molto amaro. 
 
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