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| Lycoperdon Perlatum | Vescia Perlata | Lycoperdaceae |  
|  Discreto |  
|  |  | Dal greco "Lykos", lupo e "perdon", peto :  Peto di lupo. Dal latino "perlatus", periato, per gli aculei del cappello.
 Altri nomi : Loffia di lupo. Peto di lupo.
 
 Dialetti :
 Liguria : Vescia de lu. Loffa.
 Calabria : Piditu e lupu.
 
 Carpoforo : Da 2 a 4 x 3-8 cm. Globoso o a forma di pera capovolta che, a maturità, se schiacciato, emette dall'interno una nuvola di polvere scura costituita da spore. Biancastro inizialmente, poi sempre più scuro. Coperto di minuti aculei concolori, facilmente separabili.
 
 Spore : Polvere sporica bruno-giallastra.
 
 Gambo : Corto, da 2 a 3 cm, elastico e spugnoso, rappresenta la parte sterile della gleba.
 
 Gleba : Prima bianca, quindi grigio-brunastra, a maturità più scura.     Alla sommità, a maturazione, viene a formarsi una piccola apertura da cui fuoriescono le spore.
 
 Habitat : Boschi di latifoglie e di conifere, solitamente a gruppi, in montagna e in pianura. Fine primavera - Autunno.
 
 Commestibilità : Commestibile discreto, misto ad altre specie e soltanto da giovane.
 
 Il Lycoperdon perlatum è, tra quelle specie comunemente denominate Vescie, certamente il più comune. Ve ne sono anche di colore scuro-brunastro, e tutte sono da considerare commestibili in età giovanile, quando la carne è ancora perfettamente bianca e consistente. Poi diventano come un piccolo contenitore di una polvere bruna (le spore) pronta a schizzare da ogni parte al primo urto.
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