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Homo sapiens Homo sapiens Etiopia
                                                                 
Homo sapiens:

Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Superordine: Euarchontoglires
(clade): Euarchonta
Ordine: Primates
Famiglia: Hominidae
Sottofamiglia: Homininae
Tribù: Hominini
Genere: Homo
Specie: Homo sapiens Linnaeus, 1758
Specie cui appartengono le sottospecie:

Homo sapiens idaltu (paleosottospecie)
Homo sapiens sapiens (uomo moderno)
Sono state proposte nel corso del tempo come paleosottospecie di Homo sapiens:

Homo sapiens heidelbergensis = Homo heidelbergensis (uomo di Heidelberg)
Homo sapiens neanderthalensis = Homo neanderthalensis (uomo di Neandertal)

HOMO SAPIENS sembra comparire intorno ai 200.000 anni fa, in Africa orientale. Presenta una morfologia molto particolare con scheletro più gracile rispetto a gli altri esseri Homo: faccia piccola rispetto al neurocranio, che ha nell'adulto una variabilità compresa tra i 1000 cc ed i 2000 cc. Il profilo si presenta con volta alta e breve, parietali espansi e occipite senza un toro evidente. La fronte è verticale, le arcate sovraorbitarie sono molto piccole o assenti ed il mento è prominente; la riduzione estrema del formato della mandibola ha ridotto la dentizione. in media i maschi potevano raggiungere 1,7 - 1,8 m. Dalle loro origini, gli esseri umani moderni dall'Africa, orientale entrano in Medio Oriente, Europa, Asia del sud ed infine in ogni regione del mondo. Circa 40.000 anni fa in Europa, in seguito all'apparizione della cultura dei Cro-Magnon (così vengono infatti indicati i sapiens europei, dal uno dei luoghi di ritrovamento Cro-Magnon in Francia), si ha un perfezionamento nella lavorazione della pietra che raggiunge il suo culmine nel Paleolitico Superiore: vengono realizzate le pitture parietali sulle grotte, le prime forme di addomesticazione: un bagaglio culturale sbalorditivo. L'origine dell'uomo moderno è un argomento particolarmente dibattuto sopratutto da due opposti schieramenti di specialisti: quelli che teorizzano una " Origine Africana Recente" e quelli che sostengono una "Evoluzione Multiregionale". La prima sostiene la comparsa dei sapiens in Africa fra i 200.000 e 150.000 come una nuova specie che si sarebbe poi dispersa su tutto il mondo sostituendo le popolazioni esistenti, la seconda considera che ciascuna delle popolazioni attuali sia discesa dalla rispettiva popolazione arcaica di quella stessa regione, a partire da Homo erectus, evolutasi in parallelo con le altre grazie ad incroci. Altre ipotesi sono state avanzate per cercare di far chiarezza su questo tema, molte delle quali sono una via di mezzo tra le due descritte prima, ma è ancora presto per mettere la parola fine in questa diatriba anche se recenti studi di antropologia molecolare sembrano dar torto all'ipotesi multiregionale.
I resti più antichi di Homo sapiens mai trovati in Europa sono stati portati alla luce in un villaggio dei Carpazi. Si tratta della mascella di un maschio adulto e delle ossa di altre due persone, tra cui un adolescente, vissute nell'area dell'attuale Romania 34.000 - 36.000 anni fa. L'analisi della grandezza della mascella del maschio adulto ha mostrato misure notevoli, approssimativamente quanto altri reperti risalenti a 200.000 anni fa. Questa caratteristica primitiva ha suggerito agli scopritori la possibilità di un incrocio tra Homo sapiens e gruppi umani ancor più arcaici come l'uomo di Neanderthal Lo scarso numero di esemplari trovati a Pestera cu Oase (che in rumeno significa ˝cava di ossa+) induce alla prudenza, ma le ricerche confuterebbero la teoria dell'origine esclusivamente africana dell'Homo sapiens supportata da studi genetici che escludono un contributo dell'uomo di Neanderthal al nostro attuale DNA. Questa scoperta giunge solo tre mesi dopo il rinvenimento a Herto, in Etiopia, dei più antichi crani di Homo sapiens mai trovati. Questi presentano caratteristiche moderne che, se possedute dall'uomo già 160.000 anni fa, confuterebbero la possibilità di un'evoluzione a partire da incroci con altre specie, confermando l'ipotesi di un'evoluzione solo africana.