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Homo sapiens sapiens Uomo moderno 30 Ka ad Oggi
                                                                 
Homo sapiens sapiens :
Uomo vero e proprio, è un mammifero euterio, un primate bipede, appartenente alla famiglia degli ominidi che comprende numerosi generi estinti e sette diverse specie viventi di grandi scimmie antropomorfe.

Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Superordine: Euarchontoglires
(clade): Euarchonta
Ordine: Primates
Famiglia: Hominidae
Sottofamiglia: Homininae
Tribù: Hominini
Genere: Homo
Specie: Homo sapiens
Sottospecie: Homo sapiens sapiens Linneo, 1758

La specie H. sapiens, di origine africana come d'altronde il genere Homo stesso, è a pelo corto, adattata alla vita terricola, e onnivora, con comportamento originariamente cacciatore raccoglitore. La distribuzione attuale è pressoché cosmopolita. Gli uomini hanno un cervello molto strutturato e sviluppato, in proporzione alle dimensioni dell'individuo, e capace di ragionamento astratto, linguaggio e introspezione. Questa capacità mentale, combinata con la stazione eretta che rende liberi gli arti superiori, rimasti prensili per l'origine arboricola comune a tutto l'ordine, ha consentito il manipolare oggetti, e ha permesso all'uomo di creare una grande varietà di utensili. L'evoluzione umana è caratterizzata da un certo numero di importanti tendenze fisiologiche, incluse l'espansione della cavità cerebrale e del cervello stesso, che arriva ad un volume tipico di 1 400 cm¦, oltre il doppio di quello di uno scimpanzé o gorilla. Il ritmo di crescita postnatale del cervello umano differisce da quello delle altre scimmie antropomorfe (eterocronia), permettendo un lungo periodo di apprendimento sociale e l'acquisizione del linguaggio nei giovani umani. Gli antropologi fisici sostengono che la riorganizzazione della struttura del cervello sia più importante della stessa espansione cerebrale. Altri significanti cambiamenti evolutivi includono una riduzione dei denti canini, lo sviluppo della locomozione bipedale, e la discesa della laringe e dell'osso ioide che permise il linguaggio. Come siano collegate queste tendenze e quale sia il loro ruolo nell'evoluzione di una complessa organizzazione sociale e della cultura rimangono questioni ancora dibattute.