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Tarsio di dian Tarsius dentatus Tarsiidae
Tarsius dentatus: Tarsio di Dian
Primate aplorrino della famiglia dei tarsidi.

La specie fu classificata come a sè stante nel 1921 da Miller ed Hollister, per scorporo da Tarsius spectrum, nel 1997, Shekelle et al., in base alle analogie fra le due specie, suggerirono la possibilità che la specie Tarsius dianae fosse in realtà un sinonimo di Tarsius dentatus.
Le due specie furono accomunate sotto il nome di Tarsius dentatus, ma dovrebbero essere svolte ulteriori analisi per determinare se effettivamente si tratti dello stesso animale o di sottospecie differenti.

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Mammalia
Superordine: Euarchontoglires
(clade): Euarchonta
Ordine: Primates
Sottordine: Haplorrhini
Infraordine: Tarsiiformes
Famiglia: Tarsiidae
Genere: Tarsius
Specie: Tarsius dentatus Miller & Hollister, 1921
Sinonimi:
Tarsius dianae, Tarsius spectrum dentatus


Questo animale è endemico nella parte centro-settentrionale dell'isola di Sulawesi, in Indonesia, la maggior parte degli individui si concentra nella Riserva naturale di Morowali e nel Parco nazionale Lore Lindu.

Predilige le aree di foresta pluviale primaria e secondaria tra 500 e 1000 mt d'altezza.

Misura circa 30 cm. di lunghezza, di cui circa tre quarti sono occupati dalla lunga coda, per un peso che si aggira attorno ai 100 g.

Ha il mantello vellutato e grigiastro, sulla punta della coda (per il resto glabra) è presente un ciuffo di peli neri. La specie è distinguibile dalle altre per la presenza di una fitta peluria biancastra che ricopre il labbro superiore e la parte centrale di quello inferiore.
Rispetto a Tarsius tarsier, manca di sfumature brune su spalle e ginocchia ed ha le parti nude di colore più chiaro e possiede un cerchio di pelo nero attorno agli occhi più largo, e le orecchie sono più corte e larghe rispetto a quest'ultimo.
I grandi occhi appaiono asimmetrici e meno sbarrati rispetto a quelli delle altre specie congeneri.
La testa è grande, rotonda e può essere ruotata di 180° rispetto al corpo, per sopperire alla scarsa mobilità degli occhi nelle orbite.
La regione nasale è appiattita e ricoperta di pelo, fatta eccezione per una zona nuda attorno alle narici.

Sono animali essenzialmente notturni, non hanno il tapetum lucidum, ma hanno sviluppato occhi enormi, fino a 2 cm di diametro.
Sono stati documentati branchi di 7-8 individui, formati da un maschio e varie femmine coi loro cuccioli.

Durante il giorno, questi animali riposano tutti assieme in posti prestabiliti ubicati nel folto del fogliame od in cavità di tronchi d'albero, durante la notte si muovono in cerca di cibo.

Prima di tornare alle proprie tane, i tarsi ingaggiano duetti cantati in perfetta sincronia fra maschi e femmine per comunicare agli altri gruppi che il territorio dall'estensione di circa un ettaro per il maschio, più un altro mezzo ettaro ogni tre individui facenti parte del gruppo è di loro proprietà.
Per delimitare il proprio territorio, si servono inoltre di marcature con urina o ghiandole odorifere.
Rispetto ad altre specie di tarsio, questi animali si muovono maggiormente sulle quattro zampe piuttosto che spiccare balzi di ramo in ramo: inoltre, non vanno in uno stato di torpore quando il cibo scarseggia.

Sono animali insettivori, si nutrono di grilli, cavallette e farfalle, in cattività accettano anche piccoli rettili e gamberetti.
Per catturare le prede, il tarsio studia tutti i loro movimenti, per poi saltare loro improvvisamente addosso e finirle con una serie di morsi dati con un caratteristico movimento laterale della mandibola.

Non sembra esserci un particolare ciclo riproduttivo, in quanto possono essere osservate femmine con cuccioli durante tutto l'arco dell'anno: a differenza delle altre specie di tarsio, questi animali sembrano non essere particolarmente monogami, anzi è frequente osservare maschi con harem di 3-4 femmine.

Quando la femmina è nel suo periodo fertile, il maschio passa più tempo con lei, emettendo suoni simili a cinguettii, e si osservano comportamenti di grooming reciproco e ambedue i sessi emettono urina e feci più frequentemente, ed il maschio si assicura continuamente dello stato d'estro della femmina annusandole i genitali.
La gestazione dura circa 6 mesi, periodo insolitamente lungo per un animale di dimensioni così piccole, al termine dei quali nasce un unico cucciolo di dimensioni piuttosto grandi, con occhi aperti e completamente ricoperto di pelo.
Poco altro si sa delle abitudini riproduttive di questi animali, pare che le femmine tendano a rimanere coi genitori anche una volta raggiunta l'età adulta, mentre i maschi preferiscono allontanarsi allo stadio di subadulto.

Anche se questo animale non è ancora stato tenuto in cattività, si pensa che la sua speranza di vita si aggiri attorno ai 10-12 anni.